Per la Giornata Mondiale del Teatro l’appassionato appello di Pietro Grasso contro la mafia
La Giornata Mondiale del Teatro è stata creata a Vienna nel 1961 durante il IX Congresso mondiale dell'Istituto Internazionale del Teatro su proposta di Arvi Kivimaa a nome del Centro Finlandese.
L'I.T.I. cerca "di incoraggiare gli scambi internazionali nel campo della conoscenza e della pratica delle Arti della Scena, stimolare la creazione ed allargare la cooperazione tra le persone di teatro, sensibilizzare l'opinione pubblica alla presa in considerazione della creazione artistica nel campo dello sviluppo, approfondire la comprensione reciproca per partecipare al rafforzamento della pace e dell'amicizia tra i popoli, associarsi alla difesa degli ideali e degli scopi definiti dall'U.N.E.S.C.O." Ogni anno, una personalità del mondo del teatro, o un'altra figura conosciuta per le sue qualità di cuore e di spirito, è invitata a condividere le proprie riflessioni sul tema del Teatro e della Pace tra i popoli. Lo scorso anno l’incarico fu affidato al Premio Nobel Dario Fo, per il 2014 l’autore del “ messaggio internazionale” è Brett Bailey, drammaturgo, disegnatore, regista teatrale, organizzatore di festival e direttore artistico del Third World Bun Fight.
Nell’ambito di questa manifestazione si colloca l’appassionato appello contro la mafia del Presidente del Senato Pietro Grasso rivolto soprattutto ai giovani, racchiuso nel suo libro “Liberi tutti. Lettera a un ragazzo che non vuole morire di mafia”, che sabato 29 e domenica 30 marzo, alle ore 21 arriva al Teatro Goldoni di Livorno nel vibrante adattamento drammatico teatrale “Dopo il silenzio” realizzato per SiciliaTeatro per la regia del livornese Alessio Pizzech, su testi di Francesco Niccolini e Margherita Rubino, con l’interpretazione di Sebastiano Lo Monaco, Mariangela D’Abbraccio e Turi Moricca.
Forte dell’esperienza condotta per quarant'anni quale procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso fa comprendere come la mafia debba intendersi non solo come un fenomeno criminale esterno bensì come un sistema sociale e culturale ben radicato, che sembra offrire a chi ne fa parte protezione, aiuto economico e senso di appartenenza: una condizione interiore dell’uomo, una risposta sbagliata a bisogni inespressi, ed in definitiva un prodotto di un Silenzio complice: muoiono di mafia, allora, non solo le vittime della delinquenza organizzata, ma tutti coloro che si rassegnano a vivere nell'illegalità e nell'ingiustizia, chi chiude gli occhi di fronte ai reati, chi fa affari eludendo la legge, chi cerca i favori dei potenti.
“Dopo il silenzio” fa comprendere come la mafia che nasca in ognuno quando il dialogo con propri valori non sia aperto e leale. Tra il confronto serrato tra due uomini sul palcoscenico, si inserisce una donna, un pensiero al femminile che pone la speranza della trasformazione e che impone la conoscenza ed il sapere come strade verso il futuro. Quella donna oppone la cultura dell’amore alla cultura del sangue. Quell’uomo e quella donna, con accanto a sé il giovane, con i loro volti sfiorati dal vento, possono così finalmente celebrare coloro che non ci sono più, coloro che hanno dato la vita per difendere e costruire la democrazia e sulla terra così inginocchiarsi e sentire il calore del sole
La prima rappresentazione dello spettacolo “Dopo il silenzio” di sabato 29 marzo sarà preceduta alle ore 18.30 al Teatro La Goldonetta dall’incontro con il pubblico del Presidente del Senato Pietro Grasso: l’ingresso all’iniziativa è libera fino esaurimento dei 200 posti disponibili.
A coordinare l’incontro il giornalista Andrea Lazzeri, caporedattore de “Il Tirreno”, che affronterà i temi della legalità e dell’impegno civile con il Presidente Grasso alla luce del suo impegno quale Procuratore Nazionale Antimafia. Interverranno Alessandro Cosimi, Sindaco di LivorPresidente Fondazione Teatro Goldoni, Sebastiano Lo Monaco ed il regista Alessio Pizzech .